Enel ha ingannato i consumatori: arriva la megacondanna

Il Governo è al lavoro per mitigare gli effetti che il caro-energia sta avendo sulle case e sulle aziende italiane. Ma nel frattempo…

E’ una delle parole maggiormente in tendenza. “Bollette”. In questo momento, la vera emergenza del Paese. I rincari su gas e luce stanno già mettendo in ginocchio gli italiani. Sia per quanto riguarda gli usi domestici, che per quelli aziendali e commerciali. Ora arriva una mega-condanna per Enel. Ma i cittadini continuano a pagare.

Condanna all'Enel (sito ufficiale azienda) 21.11.2022 picenosera
Condanna all’Enel (sito ufficiale azienda)

Il Governo presieduto da Giorgia Meloni, insediatosi da circa un mese, è al lavoro per mitigare gli effetti che il caro-energia sta avendo sulle case e sulle aziende italiane. Rincari insostenibili già oggi. E la rigida e lunga stagione invernale che ci apprestiamo ad affrontare potrebbe davvero essere drammatica sotto il profilo economico.

E, allora, è certamente una beffa per i cittadini la maxi-multa subita da Enel in questi giorni. Tutto ciò, infatti, non risarcisce di pagamenti esosi, che stanno frenando anche la ripartenza dell’economia. Occorrono interventi strutturali.

L’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato ha irrogato a ENEL Energia una sanzione amministrativa pari a 3.500.000 euro, a Conseed e Seed, in solido, una sanzione amministrativa pari a 1.000.000 euro, a Zetagroup una sanzione amministrativa pari a 280.000 euro, a New Working, Run e Sofir, rispettivamente, una sanzione amministrativa pari a 100.000 euro.

Il procedimento è nato a seguito delle numerose segnalazioni di consumatori e di associazioni di consumatori. Questi hanno evidenziato l’ingannevolezza di un messaggio preregistrato diffuso da una sedicente segreteria telefonica di ENEL e da operatori di call center, riguardante la data di cessazione del mercato tutelato, cioè del regime di maggior tutela del prezzo nel settore dell’energia per i clienti finali di piccole dimensioni.

Tale termine, attualmente previsto al 10 gennaio 2024, era indicato dagli operatori come imminente o, comunque, di gran lunga anticipato rispetto alla data di cessazione effettiva. In alcuni casi il passaggio dal mercato tutelato a quello libero dell’energia è stato prospettato, contrariamente al vero, come obbligatorio.

L’informazione ingannevole

L’informazione ingannevole aveva lo scopo di indurre i consumatori a sottoscrivere un contratto sul mercato libero dell’energia con ENEL. Secondo l’Autorità, inoltre, la condotta è risultata aggressiva a causa delle insistenti e ripetute telefonate che diffondevano il messaggio preregistrato. Telefonate anche dirette ai moltissimi consumatori che non avevano fornito un preventivo consenso ad essere contattati per finalità di marketing.

Per quanto riguarda ENEL, l’Autorità ha accertato la sua responsabilità nella mancata implementazione di un efficace sistema di controllo sulle modalità con cui le agenzie partner. Le subagenzie e gli agenti ad esse collegati contattavano la clientela e acquisivano nuovi contratti sul mercato libero dell’energia, mediante comportamenti ingannevoli e aggressivi. L’istruttoria ha evidenziato la piena consapevolezza da parte di ENEL dell’ampiezza e della rilevanza delle condotte oggetto del procedimento. Nonché la mancata adozione di misure idonee a prevenire ed evitare che tali condotte si diffondessero in maniera così ampia sul mercato.

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Condanna all’Enel (sito ufficiale azienda)

Enel Energia “si vede sanzionata per fatti posti in essere da soggetti terzi nell’ambito della propria autonomia imprenditoriale e senza alcuna prova di una corresponsabilità diretta”. Lo scrive l’azienda in riferimento al procedimento Antitrust per pratiche commerciali scorrette in tema di attivazione di nuovi contratti nel mercato libero, precisando che il procedimento era stato avviato nei confronti di proprie agenzie partner e poi esteso alla società. Enel Energia si riserva quindi ogni azione a propria tutela, “confidando di poter dimostrare la propria estraneità ai fatti contestati e la piena legittimità e correttezza del proprio operato dinanzi al Tar”.