A poche ore dall’inizio della Coppa del Mondo, i tifosi hanno ricevuto una sorpresa amara: la vendita di birra negli stadi sarà vietata.
Mancano ormai poche ore all’inizio della Coppa del Mondo che, quest’anno, si terrà in Qatar. Nelle scorse settimane si sono sollevate non poche polemiche e, recentemente, i tifosi che assisteranno ai Mondiali hanno ricevuto l’ennesima sorpresa amara.
Solamente nelle scorse settimane è scoppiata una bufera online, dopo che Khalid Salman (ambasciatore dei Mondiali in Qatar) ha definito l’omosessualità “un danno mentale”, un peccato “dannoso per bambini” che merita di rimanere illegale.
A far discutere è stato anche il tema degli alberghi. La disponibilità di camere è scarsa e i prezzi sono saliti alle stelle. Così si è optato per la costruzione di una serie di container messi a disposizione per tifosi, con un prezzo di 207,54 euro a notte e l’obbligo di prenotare per almeno quattro giorni.
La dichiarazione di FIFA
I Mondiali in Qatar stanno facendo molto discutere. Star internazionali come Dua Lipa, Shakira e Rod Stewart si sono rifiutate di esibirsi in occasione dell’apertura criticando pubblicamente il regime del paese. Con la dichiarazione rilasciata nelle scorse ore, il Qatar è tornato al centro delle polemiche.
Il paese ha deciso di fare dietro front per quanto riguarda la possibilità per i tifosi di acquistare bevande alcoliche anche nei piazzali degli stadi. Secondo le fonti dietro alla dichiarazione di FIFA ci sarebbe lo zampino dei reali del Qatar.
Il paese noto per essere alquanto conservatore ha stabilito che la vendita di birra e altri alcolici negli stadi è assolutamente vietata. Ci saranno delle “fan zone” dove i tifosi potranno acquistare pinte di birra per 13,80 euro con un limite di quattro a persona in modo da evitare che qualcuno possa esagerare con le bevute.
La polemica sui social
Le birre verranno vendute solamente in alcuni orari. In alternativa, sarà possibile comprare da bere in hotel o nei ristoranti autorizzati. La multinazionale Anheuser-Busch InBev, a capo di Budweiser e diversi altri brand dedicati alla produzione di birra, ha annunciato di essere pronta per “festeggiare il calcio con i suoi consumatori”.
Purtroppo, però, sarà costretta a ridurre le vendite per via di “circostanze al di fuori del nostro controllo” come spiegato sui social network. Su Twitter, l’azienda aveva anche risposto alla notizia con una velata critica: “Beh, questo è imbarazzante…” è stato affermato in un tweet successivamente eliminato.
