Vladimir Putin: segreto di famiglia | Dopo anni la grande scoperta

Da anni uno spettro si aggira per le biografie del presidente russo Vladimir Putin. Un mistero su cui si è scritto molto ma che non è mai stato definitivamente chiarito. Ma la soluzione potrebbe essere più semplice di quanto si era pensato fino a oggi.

Uno dei problemi nel ricostruire una biografia attendibile di Vladimir Putin è che le sue biografie sono troppe, e raramente affidabili. Alcune perché più che biografie si potrebbero definire oleografie di regime, occupate a costruire un’immagine eroica del condottiero e capo.

Putin "Italiano"
Come nasce il mistero di Putin “italiano”? | Foto Ansa elaborata da Picenosera

Altre sono scritte da autori alquanto avventurosi come Nikolai Lilin, autore che ha spesso mescolato presunte biografie e ricostruzioni che si credevano storiche a dosi importanti di fantasia romanzesca, il che non è certamente un male per un romanziere, ma aiuta poco la credibilità di un biografo, un autore di cronaca o peggio di uno storico.

La verità ufficiale

Il dato che si ricava dall’anagrafe ufficiale è che Vladimir Putin sarebbe nato il 7 ottobre del 1952 nell’allora Leningrado (oggi San Pietroburgo). Prendiamo questo dato per vero, anche se in realtà nulla sulle origini familiari di Putin si può davvero dare per scontato. Nemmeno la sua famiglia “ufficiale” è poi così certa. Esiste una scuola di pensiero secondo cui Vladimir Putin, entrato giovanissimo nel KGB, sarebbe in realtà uno di quei bambini allevati appunto per questo scopo, affidati in giovane età a una famiglia “ospite”, con la quale non esisteva un rapporto di parentela. E questo perché nell’Unione Sovietica di un tempo era necessario disporre di un esercito di cekisti, senza legami, senza parentela, senza affetti. E dunque completamente neutri, spietati, legati solo e soltanto agli apparati di sicurezza e utilizzabili nelle operazione di spionaggio esterno e di repressione interna.

La “connection italiana”

Secondo il romanziere Lilin, le origini della famiglia Putin risalgono alla profonda campagna russa, dove antenati e nonni servivano come servi della gleba. Ma nel 2005 un articolo del quotidiano russo Moskovskij Komsomolets disegna un percorso familiare completamente diverse, vagheggiando una possibile origine vicentina della famiglia Putin. Le “prove”? “Nel vicentino ci sono almeno 50 famiglie che portano Putin come cognome”. Secondo questa ricostruzione la famiglia si sarebbe trasferita nell’ottocento in Russia per costruire la Transiberiana. A riprova dell’origine italiana veniva anche pubblicata un’intervista con tale Franco Putin, definito “praticamente un sosia” anche se le foto non parevano confermare la definizione.

Le origini dell’origine

Come abbiamo già detto la biografia firmata da Lilin smentisce le origini italiane di Putin. Ma questo, venendo da un autore che ha raccontato anche le proprie origini familiari e la propria avventura personale in modo quanto meno discusso, potrebbe significare anche poco. Più interessante il fatto che a parte l’articolo di un quotidiano popolare oggi del tutto impossibile da recuperare, nulla altro sembra confermare una origine vicentina del presidente russo.

Putin e Berlusconi
Vladimir Putin e l’allora presidente del consiglio Silvio Berlusconi | Foto Ansa

Come nasce quella che si potrebbe con ogni potrebbe definire una leggenda, allora? Proprio nel 2005 l’amicizia tra Vladimir Putin e l’allora presidente del consiglio italiano Silvio Berlusconi era in uno dei suoi momenti più caldi. Dichiarazioni di amicizia, vacanze in comune, vertici.

Proprio nel 2005, ci ricorda il quotidiano “La Stampa”, Eni firmò un inedito accordo con Gazprom che avrebbe consentito alla compagnia russa di vendere gas direttamente ai cittadini italiani, attraverso la holding Centrex, con vari soci vicini al presidente del consiglio italiano e grazie al nuovo amministratore delegato Eni, scelto proprio nel 2005. Pietroburgo il 7 ottobre del 1952 in un piccolo monolocale di una casa comunale del vicolo Baskov.

Quella di Putin era una famiglia di lavoratori: il padre faceva il fabbro presso la catena di montaggio di una fabbrica dove venivano costruiti vagoni ferroviari, mentre la madre, operaia, venne dispensata dal lavoro dopo aver dato alla luce lo stesso Vladimir. In seguito quando Putin crebbe, la madre tornò a lavorare e divenne spazzina di un palazzo.

La leggenda si dissolve, l’accordo no

Nicolai Lilin, nella biografia “L’ultimo zar” dedicata al Presidente della Russia, scrive che le radici della famiglia di Putin sono state rintracciate grazie alla curiosità dei giornalisti e all’aiuto della chiesa del villaggio in cui vivevano i suoi antenati. Nei registri della chiesa sono conservate le tracce dei battesimi, funerali e matrimoni della famiglia fino al Settecento. In quei documenti non c’è alcuna traccia delle presunte origini venete di Putin.

Che proprio in occasione di un accordo completamente inedito siano stati scoperti legami altrettanto inediti tra Putin e l’Italia è certamente interessante. Ma l’accordo con Gazprom si è dimostrato più resistente al tempo della leggenda italiana dell’origine di Putin, di cui nessuno, dopo allora, ha mai più parlato.